In ITALIA: ULTIMO ATTO – L’ALTRO CINEMA ITALIANO. Vol 1 – Da Alessandro Blasetti a Massimo Pirri
Il mare in Top sensation è un non-luogo, uno spazio aperto, immenso, privo di confini necessario per definire uno sguardo “pornografico” sulla vicenda: non tanto per il cospicuo materiale erotico presente nel film , quanto per impedire allo spettatore di volgere lo sguardo altrove di cercare una via di fuga impossibile – così come è negata ai personaggi della vicenda. Quello che sopravvive, prima di tutto a se stesso, sullo yacht è un coacervo di vipere tenuto assieme dal vizio e dall’avidità che, con il suo comportamento, persuade e contamina i due contadini dell’isola che gìà di per se non sono esenti da colpe. Ecco dunque materializzarsi quella “regola del gioco” che lega ricchi e poveri (senza distinzione di classe) attorno alla cupidigia e alla lussuria, in cui emergono gli aspetti più crudeli (attraverso il dialogo) delle differenze di classe e in cui la violenza e il cinismo sono armi spuntate messe in mano a fantasmi della società.
In questa lettura del film appare come puntuale la scelta di Ottavio Alessi di optare per una messa in scena caustica e grottesca in cui il feticismo (indimenticabile il raccordo sull’asse in cinque stacchi che mostra Paula in bikini di pelle nera che imbraccia il fucile sul ponte dello yacht) e il rituale (l’amplesso lesbico tra Maudy e Paula vestita di sole catene) diventano il metronomo dei tempi filmici in relazione ad una iconografia che rimanda al fumetto nero. Estetica che si manifesta anche attraverso alcune scelte di scrittura e di regia: il complesso di Edipo da cui pare affetto Tony in realtà è pura finzione necessaria al matricidio. Alla progressiva dilatazione dello spazio di ripresa corrisponde una restrizione dei movimenti dei personaggi che diventano via via più statici. In quest’ottica il visore agisce contemporaneamente da elemento di controllo e voyeuristico – con un chiaro rimando al ruolo dello spettatore (non a caso è dal visore che si vede la morte di Beba ed è lo stesso che non permette di cogliere l’esatto attimo in cui viene strangolata da Tony).
di Fabrizio Fogliato
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ITALIA: ULTIMO ATTO – L’ALTRO CINEMA ITALIANO – Vol. 1 – Da Alessandro Blasetti a Massimo Pirri
Brossura – 464 Pagine
Euro 20,00
Edizioni Il Foglio
Collana LA CINETECA DI CAINO – 3
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Italia: ultimo Atto. L’altro cinema italiano , edito da Il Foglio, è un romanzo-saggio che, per la prima volta, tra inediti, interviste e testimonianze, racconta il cinema italiano dal punto di vista del cittadino medio, quello che nel corso della storia italiana, diventa “spettatore”, qui identificato come guida. Il Virgilio di un “viaggio infernale” tra i serpenti di celluloide di un cinema e di una storia mai raccontati. Documenti inediti, interviste e testimonianze di una “contro-storia” del Cinema Italiano. Un cinema italiano, nascosto, rimosso, sottaciuto e bandito che diventa cartina di tornasole del “Paese reale”. Sole (1928) di Alessandro Blasetti, Rotaie (1929) di Mario Camerini, La peccatrice (1940) di Amleto Palermi, Tombolo paradiso nero (1947) di Giorgio Ferroni, La strada buia (1950) di Marino Girolami e Sidney Salkow, L’inferno addosso (1959) di Gianni Vernuccio, Milano nera (1962) di Rocco & Serpi, La cuccagna (1962) di Luciano Salce, Silvia e L’amore (1968) di Sergio Bergonzelli, Top Sensation (1969) di Ottavio Alessi, Le salamandre (1968) di Aberto Cavallone, Morire gratis (1968) di Sandro Franchina, Delitto al circolo del tennis (1969) di Franco Rossetti, Vergogna schifosi!… (1969) di Mauro Severino, Flashback (1968) di Raffaele Andreassi…. E tantissimi altri titoli ….da (ri)scoprire….E per la prima volta l’analisi completa della figura e del cinema di Massimo Pirri.