SVEZIA INFERNO E PARADISO (1968)

 

Aggiungendo elementi, quindi, ci si accorge che dietro l’apparente scelta (e tesi) di fondo di Svezia inferno e paradiso, si nasconde una complessità strutturale fatta sia della capacità del regista di muoversi con la macchina da presa e di individuare gli elementi più urgenti e controversi, sia della polemica (espressa dal commento) circostanziata e analitica (mai qualunquista, a tratti, moralista) all’interno di un discorso per immagini serio e rigoroso, puntuale e informato, mostrato allo spettatore con spietata e agghiacciante freddezza con l’intento biunivoco di affascinare e atterrire. Luigi Scattini, soprattutto in materia sessuale, dipinge un mondo (rispecchiando le notizie del reportage di Enrico Altavilla) in cui nulla è come sembra. Un mondo e una sfera dei rapporti sessuali, dove arbitrio e libertà non hanno distinzione, dove il superamento di ogni proibizione ha condotto alla sterilità sentimentale e all’aridità emotiva, e dove la trasgressione – tanto quella sessuale che quella della droga – ha perso ogni valore per diventare abitudine, portando così ad un consumo meccanico dei rapporti umani e all’emergere di una inspiegabile nausea quotidiana per l’esistenza.

In una società che non dà risposte – perché ritiene che questo non le compete – l’unica risposta possibile, seppur la più estrema e agghiacciante, votata alla ricerca disperata della felicità non può esser che quella del suicidio. E nel gradualizzare i passaggi che conducono all’atto estremo Luigi Scattini dimostra tutta la sua maestria, perché in Svezia inferno e paradiso egli – nel condurre le sue accuse – si muove con circospezione, dilata i tempi della risposta e agisce come un entomologo. Osserva – sempre lucido e distaccato – il mosaico che va costruendo e, come un navigato chirurgo, dopo aver effettuato una diagnosi generale della patologia, agisce, istantaneamente, sulla parte malata per estirpare ed evidenziare il dolore che la caratterizza.

di Fabrizio Fogliato

Edizioni IL FOGLIO LETTERARIO

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Prefazione di LUCILLA SCATTINI

Interviste esclusive a:
ZEUDI ARAYA
GERARDO PLACIDO
VITTORIO SCHIRALDI

Immagini inedite, filmografia completa di tutti i documentari realizzati

Saggi curati da:
Jan Švábenický, Fabio Zanello, Fabio Melelli, Domenico Monetti, Enrico Lancia, Gordiano Lupi e Fabrizio Fogliato

Cover - Luigi Scattini

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