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ABEL FERRARA. UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI su SENTIERISELVAGGI.IT

Recensione a cura di Roberto Rosa – 22 Novembre 2014

 

La passione per il regista newyorkese è palpabile in Fogliato così come la profonda conoscenza frutto di anni di studi che gli permettono di non smarrire mai lo sguardo d’insieme nell’analizzare il percorso autoriale di uno dei più imprevedibili (e, va detto, anche discontinui) registi contemporanei attraverso tutte le sue opere. Edito da Sovera Edizioni.

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ABEL FERRARA. UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI su Carte di Cinema

Recensione a cura di Giancarlo Zappoli – Agosto 2014

 

Fogliato ama il cinema di Ferrara e ne coglie con anche le dinamiche linguistiche. A titolo di esempio così si esprime nei confronti di una delle opere più discusse del regista Go Go Tales: “ Il Paradise è un luogo ‘magico’ percorso da una tensione erotica costante che trasferisce la sua potenza perfino nella forma filmica in una pellicola dove i fotogrammi si penetrano l’uno con l’altro e dove le dissolvenze incrociate determinano un orgiastico sovrapporsi di corpi.”

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ABEL FERRARA. UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI – Intervista a FascinationCinema.it

Abel Ferrara. Un filmaker a passeggio tra i generi: il racconto del libro

 

intervista di Daniela Nativio – 08 Luglio 2014

Uscito per la casa editrice Sovera, il quarto libro del critico cinematografico Fabrizio Fogliato: Abel Ferrara – Un filmaker a passeggio tra i generi. Al suo secondo studio sul regista italo-americano, Fogliato ha pubblicato nel 2006, per la Falsopiano edizioni, Flesh & redemption –Il cinema di Abel Ferrara. Oggi ci racconta il suo legame con Ferrara attraverso un’analisi dettagliata dell’intera filmografia ferrariana, in relazione anche a lavori extra-cinematografici come videoclip, spettacoli teatrali e documentari.

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ABEL FERRARA. UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI – intervista a Cameralook.it

Abel Ferrara. Un filmaker a passeggio tra i generi e Welcome to New York

 

intervista di Giacomo Aricò – 22 Maggio 2014

È da poco uscito Welcome to New York, l’ultimo discusso film diAbel Ferrara che sarà trasmesso oggi in streaming a livello mondiale. Una storia che ripercorre lo scandalo a luci rosse che ha coinvolto nel 2011 Dominique Strauss Kahn quando ai tempi era il Direttore del Fondo Monetario Internazionale. DKS si è infuriato e ha querelato Ferrara, considerato uno dei cineasti più influenti e innovativi della storia del cinema. Per parlare di questo regista mai banaleCameralook ha deciso di intervistare il critico cinematografico e scrittore Fabrizio Fogliato, autore del libro Abel Ferrara – Un filmaker a passeggio tra i generi per Sovera Edizioni.

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ABEL FERRARA.UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI – RECENSIONE su SOLOLIBRI.NET

Abel Ferrara: un filmaker a passeggio tra i generi

recensione a cura di Teresa D’Aniello – 15 Maggio 2014

Il libro raccoglie l’intera opera cinematografica del regista Abel Ferrara, le sceneggiature, una ricca e completa bibliografia di articoli e monografie e in più è corredato di note e recensioni pubblicate a seguito delle uscite dei suoi film. Un lavoro scrupoloso e diligente svolto da Fabrizio Fogliato, giovane docente di Storia del cinema e del linguaggio cinematografico, dedicato a uno degli autori più outsider della filmografia internazionale.

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ABEL FERRARA.UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI – RECENSIONE su CIAOCINEMA.IT

Abel Ferrara: un filmaker a passeggio tra i generi

recensione a cura di Alessandro Fortebraccio – 18 Aprile 2014

[…] Ovvio che questo non è l’unico studio critico sul regista del Bronx disponibile sul nostro mercato ma è più convincente di lavori analoghi, non soltanto per gli aggiornamenti ma  per la cura dei dettagli, l’eleganza dello stile e la profondità dell’analisi sia sul piano linguistico che su quello contenutistico. […]

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ABEL FERRARA.UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI – RECENSIONE su STANZEDICINEMA.COM

Abel Ferrara: un filmaker a passeggio tra i generi

recensione a cura di Marco Albanese – 4 ottobre 2013

Abel Ferrara è impegnato in questi giorni nel montaggio di Welcome to New York, scritto assieme a Christ Zoist, prodotto dai francesi di Wild Bunch ed interpretato da Gerard Depardieu e Jacqueline Bisset: la sua versione dell’affaire Strauss-Kahn è uno dei film più attesi del 2014.

Fabrizio Fogliato, nel bellissimo “Abel Ferrara. Un filmaker a passeggio tra i generi”, edito da Sovera Edizioni, ci accompagna in un viaggio emozionante e pieno di sorprese, attraverso la straordinaria carriera di un regista iconoclasta e passionale, capace di affreschi grandiosi e tragici e di opere contraddittorie, involute, sgangherate.

Il libro segue lo stretto ordine cronologico dei film del regista newyorkese, senza prefazioni o introduzioni, tuffandoci immediatamente nella temperie culturale ed artistica dei primi anni ’70, tra sperimentazione e volontà di affermare la propria voce.

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ABEL FERRARA. UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI su CINEMA.TESIONLINE.IT

Film e arte di Abel Ferrara. Il conflitto morale di un uomo controcorrente

Detesto il cinema commerciale, detesto chi pensa solo a fare soldi, e in questo il cinema è un modo come un altro.  Detesto chi va ad Hollywood solo per diventare ricco e ottenere la fama… detesto anche vivere a Los Angeles“.
(Locarno, 6 agosto 2011)

Questo potrebbe essere un ottimo biglietto da visita per il regista nativo del Bronx (e di origini italiane) Abel Ferrara.  La dichiarazione qui estratta si trova, nella sua versione integrale, così come numerose altre interviste, nel corposo volume di Fabrizio Fogliato, che raccoglie in circa 450 pagine l’intero opus del controverso autore italoamericano.Prerogativa del libro è scavare sotto la definizione tipica e semplicistica di regista maledetto che accompagna Ferrara da tempo, con l’intento di approfondire i temi della sua poetica cinematografica così come la versatilità nei confronti dei generi, ma anche e soprattutto verso la comunicazione mediatica, dal punto di vista del formato del prodotto e della sua fruizione. Infatti in molti ignorano l’esperienza nel videoclip, l’approccio al format televisivo, la profondità del legame con la Campania e i dettagli dei suoi progetti in casa nostra, che il regista sente parte integrante del suo essere. Il tutto presentato in un rigoroso e accuratissimo ordine cronologico per opera, con sinossi, recensioni, commenti, sondaggi critici e disparate interviste, importantissime per il fascino del dettaglio. 

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ABEL FERRARA. UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI – INTERVISTA a CINEBLOG.IT

Abel Ferrara: un filmaker a passeggio tra i generi – intervista e recensione

di Antonio Maria Abate 23 Novenmbre 2013

Cinema come viaggio, come avventura. Perdersi nei meandri dell’esistenza, scandagliando gli angoli bui non solo per sondare l’oscurità ma soprattutto per comprendere dove sia la luce e quale sia il suo valore. Questo è ciò che traiamo dall’esperienza di Abel Ferrara dietro la macchina da presa, uno che s’incazzerebbe qualora osaste porgli la realtà da un lato e il cinema dall’altro – celebre in tal senso una sua affermazione relativa all’inscindibilità delle due cose.

Il lavoro del Professor Fabrizio Fogliato ci parla esattamente di questo viaggio nel suo Abel Ferrara – Un filmaker a passeggio tra i generi (Ed. Sovera, 2013). Una ricerca condotta con l’occhio di chi Ferrara non soltanto lo conosce, ma lo ha interrogato, partendo e soffermandosi proprio su ciò che più conta, ossia la sua opera; perché come diceva qualcuno, non c’è miglior modo di sondare il valore di un artista, ciò che gli sta più a cuore.

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Intervista a Brad Stevens (Febbraio 2010)

Brad Stevens biografo ufficiale di Abel Ferrara e autore del volume ABEL FERRARA: THE MORALVISION, edito dalla londinese FAB PRESS

“Abel Ferrara, the beginning until today, has made films, TV movies, Video clips, documentaries and royal drama, TV series … as may be defined as multi-faceted career as an author?

Ferrara belongs to a generation of American filmmakers who have to consider a number of options simply in order to keep working. But Ferrara refuses to divide the work up, to regard this project as more or less importamt than that one: he always tries to treat the material with as much seriousness and commitment as possible. I remember him talking to me about how he didn’t think much of the TV pilot THE LONER, but adding (I’m quoting this from memory) “you try to do something (meaning something good) with all these projects”.

QUESTO IL LIBRO DI BRAD STEVENS http://www.fabpress.com/books/abel-ferrara-paperback.html

QUESTO IL MIO LIBRO SU ABEL FERRARA http://www.soveraedizioni.com/schedalibro/17228/Abel-Ferrara