Una famiglia… allo specchio…
Revolutionary Road è un film ben scritto anche per l’attenzione posta nei dettagli, come dimostra in questo caso il fatto che April non si accorga che Elen le dice “Sembravate” utilizzando un verbo di pura apparenza e pertanto nascondendo alla giovane donna la cruda verità: nella vita dei Wheeler e nel loro modo di fare non c’è niente di speciale, ma solo il più apatico conformismo. Non a caso i loro amici Milly e Shep si rendono subito conto di quanto sia ridicola la volontà di trasferirsi a Parigi. Anche loro evitano accuratamente di dirglielo, sottolineando con malcelato perbenismo, quanto siano contenti di questa scelta. Anche Milly e Shep non sono esenti dalla paura della solitudine e dell’abbandono, la loro prima preoccupazione è quella di perdere gli amici di sempre. Ma nella relazione di questa coppia c’ è un punto decisamente sconvolgente: il fatto che loro due e i figli siano già entità singole e separate. Non a caso i figli sono come “ipnotizzati” davanti alla televisione e non ascoltano neanche i richiami del padre, e la stessa Milly, prima di andare a letto scoppia in lacrime quando Shep le fa presente di quanto sia stupida la scelta di andare a Parigi. Nella fragilità di Milly c’è tutta la fragilità della donna degli anni ’50, supinamente appiattita sulle posizioni e sulle idee del marito, al punto che trovare da parte di Milly una comunione di idee sulla assurdità della scelta di Frank ed April, risulta per lei momento essenziale (al punto di commuoversi) della sua relazione con il marito.