Recensione a cura di Gianluigi Ceccarelli – Settembre 2014
Sarà difficile non apprezzare i registi avventurosi. Infatti se ci approcciamo al cinema di Paolo Cavara non dobbiamo solo sottolineare la sua vita nomade, da viaggiatore per terra e per mare, per cui aveva una predilezione, ma come il lavoro sul set diventasse per lui talmente rischioso da immolarsi in nome della sua poetica.
Un regista intelligente e acuto, un uomo complesso e squisitamente provocatorio che ha voluto raccontare nelle sue opere le storie di personaggi perdenti, quelli che si incontrano casualmente camminando per strada, le fragili vittime di una società che divora e sbrana.
“Paolo Cavara. Gli occhi che raccontano il mondo” è un’opera pregevole che raccoglie l’intera filmografia del regista Cavara, foto, documenti inediti, la testimonianza e il ricordo di alcuni dei suoi amici più cari: Riz Ortolani, Gigi Proietti, Giancarlo Giannini. Un saggio monografico voluto fortemente dall’autore, che nutre una profonda ammirazione per un regista diversamente malinconicoquale era Paolo Cavara e che restituisce alla nostra memoria uno degli intellettuali più originali del cinema italiano.
Paolo Cavara è uno dei registi dimenticati dal mondo del cinema italiano. Scomparso prematuramente nel 1982, i suoi film, con la sola eccezione dei documentari celeberrimi firmati nei primi anni ’60 con Jacopetti e Prosperi (Mondo cane, La donna nel mondo), sono come scomparsi assieme a lui.
Se la televisione non li trasmette, l’home video è altrettanto colpevolmente “distratto”.
Quello di Paolo Cavara è diventato un cinema invisibile. Persino il suo film più stratificato e illuminante, L’occhio selvaggio, non è mai stato editato in Italia nè in vhs, nè in dvd e non è mai stato programmato da nessuna emittente televisiva.
Paolo Cavara è uno dei registi dimenticati dal mondo del cinema italiano.A rompere l’oblio che ha finito per avvolgere il suo nome nel corso degli ultimi trent’anni, è arrivato finalmente il critico e saggista Fabrizio Fogliato, che nel suo “Paolo Cavara. Gli occhi che raccontano il mondo”, restituisce al regista il posto che merita nel quadro del cinema italiano d’autore degli anni ’60 e ’70.
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E’ arrivata la prima biografia/monografia dedicata al regista Paolo Cavara.
“Paolo Cavara – Gli occhi che raccontano il mondo” è un libro ricco di documenti inediti e che si avvale del prezioso contributo del figlio del regista Pietro Cavara.
Al suo interno anche i soggetti integrali di Mondo Cane (1962) e de I Malamondo (1964)…e tutti i lavori inediti del regista.
Nel libro, percorsi e itinerari analitici alla scoperta di tutti i film del regista
Che legame c’è tra il New American Cinema degli anni’50, L’Occhio Selvaggio di Paolo Cavara e Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato?…..
E’ in arrivo la prima biografia/monografia dedicata al regista Paolo Cavara.
“Paolo Cavara – Gli occhi che raccontano il mondo” è un libro ricco di documenti inediti e che si avvale del prezioso contributo del figlio del regista Pietro Cavara.
Al suo interno anche i soggetti integrali di Mondo Cane (1962) e de I Malamondo (1964)…e tutti i lavori inediti del regista.
E’ in arrivo la prima biografia/monografia dedicata al regista Paolo Cavara.
“Paolo Cavara – Gli occhi che raccontano il mondo” è un libro ricco di documenti inediti e che si avvale del prezioso contributo del figlio del regista Pietro Cavara.
Al suo interno anche i soggetti integrali di Mondo Cane (1962) e de I Malamondo (1964)…e tutti i lavori inediti del regista.
Nel libro, Mondo Cane come nessuno via ha ancora raccontato….
Il 5 maggio sono stato ospite di Massimo di Martino di Cimnematocasa.it (http://www.cinematocasa.it/?ch=borroni_10) per parlare di Paolo Cavara